LO YOGA NON È PER ATLETI! SE SEI UNO SPORTIVONE/A LEGGI ATTENTAMENTE!

⛔️LO YOGA NON È PER ATLETI! ⚠️SE SEI UNO SPORTIVONE/A LEGGI ATTENTAMENTE!⚠️ Partendo dalla mia esperienza personale, fin da quando ho iniziato ad insegnare yoga, ho sempre cercato di far capire agli sportivi quanto sia importante integrare lo yoga negli allenamenti. Ebbene, dopo anni ormai sono arrivata a una conclusione: lo yoga non è per atleti! Non è per atleti e per sportivi, no! E ora elencherò uno ad uno tutti i motivi 👉1- fanno già sport e credono di essere già aposto così, fare qualcos'altro ruba tempo agli allenamenti! Guai! 👉2-se si approcciano allo yoga solitamente lo fanno perché hanno uno o più problemi, 9 su 10 problemi alle articolazioni, in particolare alle ginocchia, e/o alla schiena, alla zona lombare nello specifico. 👉3- a questo punto inizia l'interrogatorio. Vanno dall'insegnante di yoga e gli fanno 8000 domande pur di rimandare l'inizio. 🤷‍♀️4- la maggior parte delle volte finisce lì. 🙋‍♀️5- a volte si convincono perché effettivamente hanno sentito dire dal fratello dallo zio dall'amico o non so chi che fa bene quindi: Si presentano alla prima lezione di yoga tutti belli ispettiti con un tappetino che non si può guardare (quando c'è l'hanno) guardando dall'alto al basso la compagna di tappetino...una tipa normalissima, anzi anche poco muscolosa...tzé! 👉Entrano subito in competizione. Con tutti! Con loro stessi e tutti quelli che sono in sala...he perché loro sono atleti....💪 Alla prima asana fuori dai loro schemi li vedi rossi paonazzi già preoccupati della figuraccia (loro pensano) che stanno facendo....in realtà non li sta guardando proprio nessuno, se non l'insegnante! Guardano la tipa poco muscolosa di fianco a loro che invece continua a mantenere la posa senza fare una piega respirando tranquillamente... -Escono dalla prima lezione distrutti e frustrati scoprendo: A- di essere impacciatissimi nei movimenti B- di essere totalmente scordinati sia con i movimenti...il respiro vabbé non ne parliamo C- di avere la stessa elasticità (mentale spesso soprattutto, ma non lo sanno) di una spranga d'acciaio. A proposito del respiro...molti iniziano anche per quello, perché sanno che è importante...he, lo sanno perché tutti gli hanno detto che yoga serve a quello...Ma...dopo 30 secondi che si sta facendo pranayama, si girano, cambiano posizione, sistemano il tappetino, vanno un attimo in bagno, devono prendere il fazzoletto, hanno dimenticato una cosa di lá....l'elenco potrebbe essere ancora lungo... Di solito finisce dopo la prima lezione giustificandosi con l'insegnante con una lista infinita di scuse....sanno che ne avrebbero bisogno eh, si, sarebbe ora...però: il lavoro, la casa, la famiglia, il cane, il gatto, la zia, la bici, cernobil, l'orto, le cavallette.... Ma... Alcuni no, alcuni si danno tempo e non ne serve nemmeno tantissimo soprattutto all'inizio per vedere quanti cambiamenti positivi avvengono. Chi continua lo fa perché si accorge di stare meglio in generale! La prima cosa che cambia in genere è il respiro, prendere consapevolezza di qualcosa che pur essendo atleti hanno sempre dato per scontato! Poco a poco si impara a conoscere meglio se stessi attraverso il proprio corpo che diventa più forte robusto equilibrato. Si impara a lasciare da parte lo spirito agonistico e si sostituisce con la curiosità di conoscere. Si gestisce meglio il proprio corpo, migliora la propriacezione, l'equilibrio, la coordinazione respiro movimento. Tutto questo non in una lezione, ma in un percorso in un processo costante di crescita e conoscenza. Lo yoga non è una pillola che si prende al bisogno, ma uno strumento che ha bisogno di tempo e costanza per dare i sui frutti. Se sei una persona sportiva evita di avvicinarti allo yoga perché hai acciacchi...fallo prima!