Recentemente, ho avuto l’opportunità di condividere, in particolare con i ragazzi, sempre più spesso la mia esperienza con lo yoga, un percorso che ha gradualmente trovato spazio nella mia routine quotidiana. Questo grazie all’invito a partecipare a un progetto rivolto alle scuole superiori, volto a introdurre i ragazzi alla pratica dello yoga. Sebbene in passato avessi insegnato nuoto per diversi anni, l’insegnamento dello yoga ai ragazzi mi ha posto di fronte a una nuova sfida.

Insegnare nuoto, uno sport radicato nella cultura comune, è un’esperienza completamente diversa dall’introdurre agli studenti una disciplina ancora poco conosciuta come lo yoga. Tuttavia, conscia dei pregiudizi legati a questa pratica, ho accettato l’incarico con determinazione, mirando a stabilire un legame con i ragazzi attraverso la mia personale esperienza.

Ho iniziato a praticare yoga quando ero più grande dei ragazzi a cui ora insegno. All’epoca avevo 25 anni e come la maggior parte di loro, provenivo da sport molto più dinamici come il nuoto, la corsa e il ciclismo (molti di loro giocano a calcio, pallavolo e basket). Lo yoga mi fu raccomandato per bilanciare queste attività. Inizialmente, nutrivo molti pregiudizi nei suoi confronti: lo consideravo noioso e statico. Tuttavia, ho deciso di provare, spinta dalla fiducia di mia zia, una praticante di lunga data, che me lo aveva consigliato.

Non è stato amore a prima vista. All’inizio ho trovato lo yoga noioso, ma ho continuato attratta dalla sensazione di pace e benessere che provavo durante la pratica, oltre alla passione trasmessa dalla mia prima (a cui sono sempre grata) insegnante. Successivamente, un evento significativo ha cambiato il mio rapporto con lo yoga.

Un’ernia sacro lombare mi ha completamente bloccata, schiaffandomi in faccia tutta la mia/nostra fragilità. Costretta a un lungo percorso di recupero, durante il quale ho riconosciuto la familiarità degli esercizi terapeutici dello yoga, sottolineando la sua efficacia nel migliorare la consapevolezza e il controllo del corpo.

La mia esperienza personale ha rafforzato la convinzione nell’importanza del movimento consapevole, contrapponendosi alla ripetitività degli sport convenzionali, che possono causare squilibri muscolari e aumentare il rischio di infortuni. Lo yoga, integrando corpo, mente e respiro, offre un approccio olistico alla salute e al benessere, potenziando le capacità sia fisiche che mentali.

Tuttavia, comprendere e assimilare questa unione richiede tempo e costanza. Così come ci laviamo i denti quotidianamente per mantenere la salute orale, è necessario creare un’abitudine di pratica yoga per garantire il benessere fisico e mentale a lungo termine.

In sintesi, il mio obiettivo è diventato trasmettere ai giovani, ma in generale a tutti coloro che si avvicinano a questa pratica, l’importanza di dedicare tempo a se stessi attraverso una pratica costante e consapevole di yoga, che non solo migliora la salute fisica, ma prepara anche ad affrontare le sfide quotidiane con consapevolezza e resilienza.

Da qui, sulla base della mia esperienza come ciclista, runners, ex nuotatrice e sportiva in generale, ho concepito l’idea di creare un mini percorso di yoga dedicato soprattutto a coloro che praticano uno sport ripetitivo che comporta l’uso e l’usura degli stessi muscoli e articolazioni. L’obiettivo è far acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e del proprio respiro, introducendoli a questa pratica, perché se lo sport mi ha cambiato la vita, lo yoga l’ha sicuramente migliorata!

Per info scrivere a yogaconsammy@gmail.com o wa al 3471628797

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