Routine quotidiana di yoga

Pratica personale

In molti di voi mi hanno chiesto come poter fare per mantenere una propria pratica personale quotidiana.

In termini yogici la pratica personale viene chiamata sadhana, ed è qualcosa che va oltre ai confini del tappetino.

Spesso ci basta anche solo 20/30 minuti al giorno di pratica sul tappetino per poi riportare quella sensazione di benessere con noi durante tutta la giornata o per cancellare quella sensazione di stanchezza di fine giornata.

Questa pratica è pensata in particolare per iniziare la nostra giornata e dura al massimo una mezz’ora, magari qualcosa di più o meno, a seconda anche dei nostri propri tempi personali.

Prima di salire sul tappetino, ricordiamoci che noi siamo i migliori maestri di noi stessi, perché nessuno può conoscerci meglio di noi e che lo yoga ci insegna a lasciarci guidare dall’intelligenza del nostro corpo piuttosto che dall’ego della nostra mente. Questo è possibile solo se ci connettiamo con noi stessi.

Per questo motivo ogni punto di questa routine è importante farlo con consapevolezza.

  • Prenditi sempre un momento iniziale per chiudere gli occhi e metterti in contatto con te stessa. Fai due o tre respiri profondi dal naso e butta fuori tutto dalla bocca, poi rimani qualche respiro in ascolto del tuo corpo, e delle tue sensazioni. Questo serve per staccare da tutto ed entrare nel proprio mondo interiore. Non importa che tu lo faccia seduta a gambe incrociate o in balasana nella posizione del bambino. Prendi una posizione comoda e distendi la colonna.

Durante questa primissima fase importantissima ci connettiamo con noi stessi e iniziamo a creare spazio dal respiro. Nel corpo e nella mente.

  • Articolazioni: Prendi contatto dolcemente con il tuo corpo. E’ un luogo sacro, e a me piace pensare che ci dobbiamo entrare in punta di piedi, ma soprattutto che fisiologicamente va preparato: Fai qualche circonduzione con le spalle, con il collo, poi passa ai polsi e alle mani (es:pollici all’interno dei pugni e rotazioni o aprire e chiudere velocemente le mani)
  • Risveglia la colonna: Per mantenere in salute la nostra colonna e risvegliarla efficacemente portiamola a fare tutti i suoi movimenti: qualche movimento di flessione laterale, qualche torsione e flesso estensione (movimento del gatto e della mucca: si può fare da seduti o in quadrupedia) l’importante è che muovi tutta la colonna sempre dal sacro fino al tratto cervicale).
  • Passa in adomuka svanasana e rimani un attimo nella posizione facendo qualche movimento di flex estensione sia con le caviglie che con le ginocchia, per risvegliare anche quelle articolazioni.
  •  Fai qualche passaggio da adomuka a panca (kumbakasana) da 5 a 10. La transizione tra queste due posizioni ti aiuterà molto a rinforzare il core, braccia e spalle!
  • Da adomuka porta i piedi tra le mani. Inspirando ardha uttanasana (stendi gambe e schiena) espirando detendi tutto in uttanasana (anche questo passaggio ti consiglio di ripeterle ¾ volte) prima di srotolare tutta la tua colonna sollevando le braccia verso l’alto per portarti in urdvastasana e poi braccia lungo i fianchi per tadasana.
  • Da tadasana il tuo corpo e la tua mente saranno pronti per iniziare con i saluti al sole. Riuscire a farne 5 a e 5 b sarà un ottimo obbiettivo.
  • Concludi la tua pratica come l’hai iniziata, chiudi gli occhi e mantieni qualche istante, un minuto per mantenere o riportare l’attenzione su di te. Prova a sentire come ti senti, anche rispetto all’inizio della pratica.
  • Portati in shavasana 4/5 minuti. Dai il tempo al corpo di recuperare e fissare la pratica.

Non sottovalutare e cerca di non saltare i momenti iniziali e finali. Sono le parti fondamentali che servono per creare una routine. Cerca anche di farlo sempre nello stesso posto e alla stessa ora. Questi accorgimenti  ti aiuteranno a mantenere la costanza.

Poniti obbiettivi reali: se sai che tutte le mattine può essere difficile, poniti un obbiettivo più reale tipo di 3 pratiche alla settimana. Prendi l’impegno con te stessa e cascasse il mondo, mantienilo almeno con 3! Se poi ne farai anche 4 o 5, sarai più contenta e motivata.

Non aver fretta. Assapora il momento presente che ti regala la pratica! Le cose arriveranno da sé.

Se vuoi completare il tutto tieniti un diario su cui segnare le tue sensazioni e i tuoi progressi. Se lo fai però, cerca di essere positiva e propositiva. Evita di giudicarti male, e si grata per il percorso che stai facendo! Sempre! Perché anche quando ci sembra di essere immobili come l’acqua in un secchio, in realtà siamo un fiume in continuo movimento cambiamento e trasformazione.

Santosha!!!!!! E’ un termine yogico che esprime l’attitudine a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto. E a forza di vedere le cose questo sguardo diverso, anche le cose attorno a noi cambiano. Perché gli unici responsabili del nostro stato d’animo siamo solo e sempre noi. Nel bene e nel male. E ricordiamoci che nulla è permanente, ma tutto scorre e passa, si evolve in flusso continuo di cui ne facciamo parte e nulla può fermarlo o rallentarlo! Sta a noi, migliorare il nostro viaggio!

Leggi attentamente questa routine e prova a farla tua!!

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