Vi significa “contro” loma=”pelo”, “capello”. Quindi viloma viene tradotto come contropelo. E’ una respirazione frammentata che serve a generare un controllo più sottile sul flusso dell’aria quindi per aumentare la durata delle fasi del respiro e preparare ritenzioni prolungate.
Questa respirazione è composta da due fasi.
Prima di iniziare andremo a prendere il nostro battito radiale facendo scorrere il pollice dx lungo il sn arrivando alla base del nostro polso dovremo sentirlo. Il battito radiale sarà il nostro manometro.
A quel punto possiamo iniziare la prima fase:
Fase uno: Dopo aver espirato completamente i polmoni inspiro per due secondi e trattengo due secondi, in due trattengo per due e così via fino a che non avrò riempito completamente i polmoni. Li trattengo per 5 secondi attivando il mula bandha e il jalarabhanda premendo la lingua contro il palato e poi lentamente rilascio.
Fase due: Dopo una profonda inspirazione inizio ad espirare a tratti come ho fatto per l’inspiro. A polmoni completamente vuoti posso attivare 5 secondi il jalarabandha e poi riprendere la respirazione normale.
Il vilomama pranayama completo consiste nell’unire i due cicli di seguito. Può essere di aiuto la visualizzazione di una scala: partendo dal basso ogni inspirazione è un gradino che si sale, si raggiunge la cima della scala quando si è a polmoni pieni, si trattiene 5 secondi poi si ridiscende e ogni gradino è un frammento di espirazione fino a che non si è tornati alla partenza.
Perfezionamento: Aumentare il numero di gradi. Per farlo occorre ridurre la quantità d’aria.
Benefici: questo pranayama normalizza la pressione arteriosa, migliora gli stati di iper e ipotensione. La fase a è più rinfrescante e dinamizzante, mentre la fase B è più sedativa e può aiutare ad addormentarsi.
Viloma pranayama camminando: Essendo così ritmata si presta bene durante la fase di marcia in natura. Es.: Si cammina inspirando per i primi 4 passi, ed espirando per altri 4.