PRATICA DI PURIFICAZIONE

Il sankalpa del mese di marzo è dedicato alla purificazione.

Nelle upanishad, vengono descritte delle tecniche di purificazione chiamate shatkarma: shat significa 6, karma significa azione. Queste tecniche vengono utilizzate per equilibrare i 3 dosha; vata vento, pitta bile, Khapha muco.

Queste tecniche abbastanza intense, servono per purificare in particolare il nostro corpo fisico che nello yoga viene chiamato annamayakosha e andrebbero fatte sotto la supervisione di un medico ayurvedico o di un maestro yoga. Io come insegnante parlerò qui di quelle che ho provato e che conosco.

In questa lezione abbiamo visto 3 tecniche di pranayama: Kapabhalbati, la pulizia del cranio, bastrika, e nadishodana pranayama. Abbiamo lavorato su alcune asana dedicate, applicando kapalabhati e bastrika all’interno delle asana, e infine abbiamo fatto trataka, la pulizia degli occhi, per entrare in uno stato di darana (concentrazione) per predisporci poi per una piccola meditazione finale.

Kapalbati significa letteralmente pulizia del cranio. In questa tecnica di pranayama, l’espirazione è attiva, e l’inspirazione passiva. Consiste in brevi raffiche di espirazione forzata, seguite ogni volta da un inspirazione passiva. Il torace deve rimanere immobile, Prima di iniziare si deve bloccare il torace in posizione di inspirazione con le costole allargate e dovrà rimanere tale per tutta la durata.

“In questa tecnica si aumenta il flusso di sangue nel cervello che lo sciacqua, lo irriga, apre tutti i capillari e va a vivificare tutte le cellule celebrali e quelle delle ghiandole endocrine racchiuse nel cervello, specialmente l’ipofisi e l’epifesi, la cui importanza non può essere sottostimata. E ciò senza nessun pericolo perchè la pressione si mantiene sempre nei limiti fisiologici normali: c’è soltanto un accelerazione della circolazione. Questa azione di kapalbhati provoca un lavaggio del cervello nel senso più letterale. Le conseguenze sono incalcolabili. Il cervello irrigato dal sangue, ricco di ossigeno, beneficia di una stimolazione naturale. Benefici per l’uomo moderno, questo sedentario, la cui respirazione è insufficiente perchè superficiale, e per giunta alimenta da un aria spesso viziata e inquinata……Gli asana accompagnati da una respirazione adeguata accrescono la qualità di prana disponibile nel corpo umano e ne permettono l’armonica distribuzione in tutto il corpo” (Andre Van Lysbeth- Pranayama la dinamica del respiro)

Lo yoga agisce su ogni aspetto del corpo umano, Quando si parla di purificazione, non è solo a livello fisico, ma anche e soprattutto a livello mentale. Oltre alle tossine, proviamo ad impegnarci nel lasciare andare qualcosa che non ci serve più nella vita: una cattiva abitudine alimentare, o qualcosa di più profondo come dei cattivi pensieri ricorrenti. Un pensiero cattivo, più viene riportato alla mente, più si rinforza, ma è stato studiato che questa “catena” si può spezzare grazie a una caratteristica della nostra mente che è la neuro plasticità. All’inizio dell’anno abbiamo visto il concetto di bhavana cioè la capacità di trasformare i pensieri negativi in pensieri positivi. E’ altrimenti assurdo pensare di cambiare una situazione ripetendo sempre gli stessi pensieri e le stesse azioni.

Praticare yoga (asana pranayama e meditazione) può essere una risposta concreta per aiutarci a sbarazzarci di ciò che non ci serve, e dello stress.

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