In molti di voi mi hanno chiesto come poter fare per mantenere una propria pratica personale quotidiana.
In termini yogici la pratica personale viene chiamata sadhana, ed è qualcosa che va oltre ai confini del tappetino.
Spesso ci basta anche solo 20/30 minuti al giorno di pratica sul tappetino per poi riportare quella sensazione di benessere con noi durante tutta la giornata o per cancellare quella sensazione di stanchezza di fine giornata.
Questa pratica è pensata in particolare per iniziare la nostra giornata e dura al massimo una mezz’ora, magari qualcosa di più o meno, a seconda anche dei nostri propri tempi personali.
Prima di salire sul tappetino, ricordiamoci che noi siamo i migliori maestri di noi stessi, perché nessuno può conoscerci meglio di noi e che lo yoga ci insegna a lasciarci guidare dall’intelligenza del nostro corpo piuttosto che dall’ego della nostra mente. Questo è possibile solo se ci connettiamo con noi stessi.
Per questo motivo ogni punto di questa routine è importante farlo con consapevolezza.
Durante questa primissima fase importantissima ci connettiamo con noi stessi e iniziamo a creare spazio dal respiro. Nel corpo e nella mente.
Non sottovalutare e cerca di non saltare i momenti iniziali e finali. Sono le parti fondamentali che servono per creare una routine. Cerca anche di farlo sempre nello stesso posto e alla stessa ora. Questi accorgimenti ti aiuteranno a mantenere la costanza.
Poniti obbiettivi reali: se sai che tutte le mattine può essere difficile, poniti un obbiettivo più reale tipo di 3 pratiche alla settimana. Prendi l’impegno con te stessa e cascasse il mondo, mantienilo almeno con 3! Se poi ne farai anche 4 o 5, sarai più contenta e motivata.
Non aver fretta. Assapora il momento presente che ti regala la pratica! Le cose arriveranno da sé.
Se vuoi completare il tutto tieniti un diario su cui segnare le tue sensazioni e i tuoi progressi. Se lo fai però, cerca di essere positiva e propositiva. Evita di giudicarti male, e si grata per il percorso che stai facendo! Sempre! Perché anche quando ci sembra di essere immobili come l’acqua in un secchio, in realtà siamo un fiume in continuo movimento cambiamento e trasformazione.
Santosha!!!!!! E’ un termine yogico che esprime l’attitudine a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto. E a forza di vedere le cose questo sguardo diverso, anche le cose attorno a noi cambiano. Perché gli unici responsabili del nostro stato d’animo siamo solo e sempre noi. Nel bene e nel male. E ricordiamoci che nulla è permanente, ma tutto scorre e passa, si evolve in flusso continuo di cui ne facciamo parte e nulla può fermarlo o rallentarlo! Sta a noi, migliorare il nostro viaggio!
Leggi attentamente questa routine e prova a farla tua!!
Se ti serve qualche consiglio per il tappetino puoi trovarlo qui
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Conosci il tuo corpo attraverso la mente, grazie agli articoli sullo yoga pubblicati sul mio blog.